L'EVOLUZIONE DELLA LINGUA ITALIANA FINO AL 1300

Al tempo di Augusto si era già compiuta la prima unificazione linguistica d’Italia: infatti il latino era la lingua di tutti i popoli italici e si andava affermando anche nei territori conquistati da Roma --> ogni popolo però aveva un proprio tipo di latino parlato con sfumature diverse da zona a zona --> il latino parlato era soggetto a trasformazioni, mentre il latino scritto era molto più stabile, legato alle norme della tradizione letteraria e scolastica

Nel V secolo d.C. con l’inizio delle invasioni barbariche si assiste ad una accelerazione del processo di trasformazione del latino parlato con progressive e più incisive differenziazioni da luogo a luogo e con un maggiore distacco dal latino scritto --> in tutti questi secoli comunque la lingua scritta rimase sempre il latino --> la prima testimonianza (documento scritto) del volgare italiano risale al 960 d.C.

Verso l’anno 1000 l’Europa fu attraversata da una rivoluzione economica che avviò diversi cambiamenti nella società dell’epoca:

  • rinascono le città e si moltiplicano i mercati
  • si sviluppa una nuova classe sociale --> la borghesia
  • cresce anche lo spirito religioso --> vengono fondati nuovi ordini religiosi

In questi anni l’Italia era divisa:

  1. fra liberi comuni al centro nord
  2. possedimenti papali al centro
  3. il regno dei normanni (impero) a sud

Nel 1200 si diffuse notevolmente l’uso del volgare scritto per usi pratici (lettere e documenti di vario genere) --> apparvero anche i primi scritti artistici in volgare --> i primi sono quelli della scuola poetica siciliana seguiti dal cantico di San Francesco d’Assisi --> anche se il latino rimaneva comunque la lingua maggiormente usata per scrivere, anche se più vario e influenzato dal volgare

Con il 1300 inizia il declino della civiltà medievale:

  • una grave crisi sconvolse la Chiesa --> la sede papale venne trasferita ad Avignone --> l’Europa si divise al sostegno del papa francese o di quello romano
  • il Sacro Romano Impero si indebolì a causa di continui conflitti tra stati e lotte tra i comuni tra le classi sociali e fazioni politiche avverse

Nella letteratura del ‘300 emergono Dante AlighieriFrancesco Petrarca e Giovanni Boccaccio --> nelle loro opere trovano voce i temi e i valori della cultura comunale, ma si iniziano a vedere quelli della successiva società delle signorie --> relativamente alla lingua italiana, si affermò il fiorentino che in breve tempo divenne la lingua nazionale italiana --> in Italia si parlavano molti dialetti diversi, ma nello scrivere si adottava generalmente il latino --> agli inizi del ‘300 Dante compose la Divina Commedia in fiorentino che si espanse anche fuori dalla città di Firenze --> il fiorentino infatti era un dialetto toscano rimasto molto simile al latino più di ogni altro dialetto italiano e quindi più comprensibile per tutti gli italiani --> il fiorentino venne adottato anche da Petrarca e Boccaccio --> ciò fece sì che esso diventasse lingua comune italiana permettendo un notevole arricchimento lessicale per tutta la popolazione